IPSAD®

Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs

IPSAD® (Italian Population Survey on Alcohol and other Drugs), realizzato dall’Istituto di Fisiologia Clinica del CNR su base biennale, è uno studio di prevalenza sull’uso di alcol ed altre sostanze psicoattive, legali e illegali, nella popolazione in generale italiana.

IPSAD® è uno studio di prevalenza sull’uso di alcol ed altre sostanze psicoattive, lecite ed illecite sulla popolazione in generale.

Lo studio segue fedelmente le linee guida fornite dall’Emcdda (European Monitoring Centre for Drug and Drug abuse) di Lisbona e permette di soddisfare il debito informativo del Paese relativamente al primo dei cinque indicatori epidemiologici proposti dal consiglio d’Europa.

Il campione è estratto dalla popolazione nazionale (attraverso le liste anagrafiche), compresa tra 15-64 anni di età e dal 2005 ha una numerosità tale (circa 85.000 soggetti) da permettere delle stime di prevalenza a livello regionale.

Il primo studio è stato condotto dal CNR- Sezione di Epidemiologia e Ricerche sui Servizi Sanitari nel 2001, ripetuto poi nel 2003, nel 2005, 2007, 2009, .

L’indagine consiste nella somministrazione al campione estratto di un questionario postale anonimo.

Il questionario IPSAD® si apre con una serie di quesiti volti a inquadrare la condizione socio-culturale degli intervistati e in seguito indaga sui consumi di sostanze legali quali tabacco, alcol, psicofarmaci, doping e altre sostanze psicotrope illecite. Nello specifico si distingue tra le esperienze d’uso delle sostanze nella vita, negli ultimi 12 mesi e negli ultimi 30 giorni.

Segue poi l’analisi sul quadro degli atteggiamenti di approvazione o disapprovazione rispetto all’uso delle varie sostanze, nonché la percezione dei rischi a queste correlati.

IPSAD® riveste un importante ruolo nell’individuazione d’ interventi adeguati alle problematiche legate all’uso di sostanze psicotrope: i dati sulle opinioni e gli atteggiamenti in rapporto alle varie sostanze e sull’esperienza del consumo delle stesse rivestono, infatti, un ruolo importante nella programmazione delle politiche sociali.

Tali dati possono costituire inoltre una preziosa fonte d’informazione per la rilevazione degli effetti a breve termine delle campagne di prevenzione universale.