Carpe Diem

L’obiettivo generale del progetto consiste nell’integrare diverse fonti di dati sanitari necessarie per definire livelli incrementali di rischio e, al tempo stesso, individuare caratteristiche personali e cliniche che possono caratterizzare in modo oggettivo dei modelli di morbilità e co-morbilità con l’obiettivo di agevolare una lettura integrata e dinamica delle condizioni del singolo individuo nel tempo.  

La medicina personalizzata sta diventando sempre meno una prospettiva e più una realtà.

Rendere concreta questa prospettiva pone però numerosi problemi, in ambito medico/sanitario, in cui bisogna valutare numerosi parametri del paziente per stabilire quale sia il miglior percorso diagnostico terapeutico in termini di rispondenza alle linee guida condivise a alla complessità del fenotipo individuale. Ciò presuppone la disponibilità e l’integrazione di informazioni ottenute da flussi diversi e disomogenei e la capacità di presentarli in maniera opportuna al personale sanitario che dovrà operare le proprie valutazioni cliniche e al sistema di governo che deve valutare la congruenza del processo sanitario.

Il passaggio da un’assistenza reattiva ad un’assistenza proattiva presuppone la capacità di stratificare l’utenza in base al livello di rischio individuale, in modo da poter indirizzare la domanda su differenti livelli di intensità assistenziale. In sintesi, allo stato attuale la programmazione degli interventi in ambito sanitario deve mirare alla modulazione del sistema in base al bisogno dell’utenza, piuttosto che alla standardizzazione della domanda secondo le rigidità del sistema organizzativo, come è accaduto spesso in passato con risultati fallimentari sia in termini di efficacia degli interventi sul paziente, che di efficienza economica sul sistema.

La Regione Toscana, riferendosi al Modello di Cura della Cronicità (Chronic Care Model), ha adottato il progetto “Medicina di iniziativa” (DGR 469/2010) per i pazienti affetti da patologie croniche (per es. diabete e scompenso cardiaco). Il progetto prevede che i Medici di Famiglia includano i pazienti, affetti da patologie croniche, nei singoli registri di patologia sulla base di requisiti clinici specifici. Poiché i pazienti dovrebbero essere indirizzati verso differenti percorsi diagnostico-terapeutici sulla base del loro profilo di rischio, i criteri di caratterizzazione degli utenti dovrebbero essere quanto più possibile oggettivi e specifici.

L’obiettivo di questo progetto consiste nell’utilizzare le informazioni esistenti sui singoli pazienti, archiviate nei flussi informativi sanitari, per stratificare i pazienti su vari livelli di rischio.

La base di dati, ottenuta e gestita in forma completamente anonima, integrando le informazioni raccolte correntemente ad ogni contatto di un cittadino con il SSN, sarà interrogata utilizzando opportuni algoritmi che combinano i codici di patologia ICD-9 CM (dalla scheda di dimissione ospedaliera), le prestazioni specialistiche (dal flusso SPA), i codici di esenzione (dal flusso SEA), le prescrizioni farmaceutiche, etc., con l’obiettivo di identificare, per ogni individuo, il profilo patologico a cui appartiene ed il relativo grado di rischio.

Il profilo di rischio verrà successivamente validato su un campione estratto in maniera casuale utilizzando delle scale standardizzate (come ad esempio il Seattle HF score), e sottoponendo il paziente (se ambulatoriale) e/o la sua cartella clinica (se ricoverato nel periodo di riferimento dello studio) a rivalutazione da parte di uno specialista clinico.

Verrà infine valutata l’eventuale variabilità nei comportamenti diagnostico-terapeutici e nell’approccio farmacologico entro ogni pattern patologico identificato per ogni livello di rischio.

Queste informazioni, se condivise a livello di organizzazione, potranno essere utilizzate anche per incentivare una migliore integrazione fra ospedale e territorio e la strutturazione di percorsi diagnostico terapeutici condivisi, perseguendo contestualmente un obiettivo clinico-translazionale orientato ad una maggiore appropriatezza per il cittadino e di contenimento dei costi per il sistema nel suo complesso.